Dunque, ieri sera me ne stavo qui comoda stravaccata sul divano a guardarmi il Grande Fratello, striscia quotidiana (sì, si, me ne vanto). Finisce il GF e comincia la versione della Zio Gerry-vacanze-di-Natale: la STANGATA.
Sorvoliamo sulla totale ed assoluta incomprensibilità/inutile complessità/folle nonsense del meccanismo del gioco e sul fatto che, soprattutto nelle prime puntate, i concorrenti non riuscissero ad azzeccare manco una, dico una, non due o tre, una risposta in tutta la puntata.
Mi voglio soffermare su un episodio: “Presentiamo Emanuela, da Giussano, una bella ragazza. Sei sposata? Fidanzata?”. La poverina: “No, né fidanzata né sposata”. “Ah, non c’hai niente, niente di niente…(tono consolatorio) eh va be’, dai, arriverà. Non hai nessuno per ora, né marito né fidanzato, ma sicuramente non è per mancanza di avvenenza”. La guarda come se fosse una poveraccia e con fare affranto le cede la parola per la scelta della domanda.
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STIAMO SCHERZANDO??? Zio Gerry, io ti adoro ma…stavi scherzando vero????
Altro che la stangata è donna, ah zio! Ah bello!
Ci stai dicendo che una donna sui trenta, bella ma senza un uomo ha qualcosa che non va? Che deve sperarci e vivere solo per quello, in eterna e disperata ricerca? Che ha qualcosa che non va, non avendo nessuno al fianco? Che non può essere una sua libera, consapevole e felice scelta quella di essere sola? Che è una poveraccia? Che c’è da essere affranti, dispiaciuti, da farle le condoglianze? Zio Gerry, ‘sti cazzi. Pessima caduta, brutto scivolone, grande delusione.
Ridateci Il Milionario e svecchiateci il conduttore.
S.C.
lunedì 11 gennaio 2010
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